venerdì 7 gennaio 2011

La Banda dei Babbi Natale

Tra tutti i cinepanettoni che ci propongono ogni Natale, ho scelto quello che ovviamente mi sembrava più adatto alle persone che non hanno subito una lobotomia (vedi trailer "Natale in Sud Africa" e\o "A Natale mi sposo" per capire). Suppongo di non dovervi spiegare chi sono Aldo Giovanni e Giacomo, e di conseguenza non dovervi consigliare di vedere i loro primi tre film che considererei ormai parte integrante della storia del cinema comico italiano.
Purtroppo, però, sono anni che oramai i tre non riescono più a proporre qualcosa di originale, ma soprattutto di realmente comico. Alla fine anche "La leggenda di Al, John e Jack", il loro quarto film, aveva alcuni spunti comici notevoli, ma dopo c'è stato un vuoto impressionante, tanto da dover portare anche spettacoli teatrali al cinema (Anplagghed); tutto fa pensare alla fine di una comicità genuina, che era quella iniziale dei tre, a favore di una comicità troppo costruita, e soprattutto assolutamente malriuscita.
Quello che ho notato è l'assenza di spontaneità che invece caratterizzava le prime battute del trio, rendendoli unici e soprattutto universalmente apprezzabili.
Quest'ultima "fatica" di Paolo Genovese, narra di tre improbabili amici, impegnati in tre altrettanto improbabili vite, che dopo una serie di poco credibili vicissitudini, si trovano nella condizione di essere scambiati per una banda di malfattori.
Il risultato finale è un film che sotto il piano puramente tecnico e artistico, fa veramente pena, senza alcuna riserva; le battute sono tiratissime, e il soggetto è quantomeno trito e ritrito, tanto da risultare in alcuni casi inappropriato.
Detto ciò, per quanto mi riguarda, credo che per una serata natalizia il film vada più che bene; io l'ho visto con una coppia di amici, e quello che ho notato è stata la sensazione di tranquillo buonumore che ci ha accompagnati fuori dal cinema.

GIUDIZIO FINALE
Voto 6/10 Film mal realizzato e poco credibile, ma secondo me ogni film ha un suo fine ed un suo scopo. Quello che secondo me aveva questo, era dare agli spettatori una piacevole serata nell'agglomerato di malinconiche sensazioni di cui sono piene le serate di festività natalizie, e la sufficienza data al film,  è il frutto del fine emotivo perfettamente raggiunto.

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