domenica 26 dicembre 2010

A Christmas Carol - Blu Ray

Chi non ha mai sentito parlare di Scrooge? Mi sono imbattuto per la prima volta in questa storia da bambino, con il film d'animazione "Canto di Natale di Topolino", una rivisitazione in chiave Disney del classico di Dickens.
Indimenticabile fu anche S.O.S. Fantasmi, con protagonista Bill Murray, che impersonava uno Scrooge in chiave moderna, alleggerendo notevolmente la storia, con l'aggiunta presentava molteplici spunti comici.
Infine veniamo a questo "Canto di Natale", probabilmente il più impegnativo sotto il piano della realizzazione, ma allo stesso tempo anche il più classico, in quanto mi è sembrato il più fedele fino in fondo alla prima stesura del romanzo, tanto da risultare a tratti pesante.
La qualità delle immagini e la mimica facciale è sorprendente, e l'idea di utilizzare come base per alcuni personaggi attori in carne ed ossa, risulta vincente, anche se non completamente apprezzabile.
Sconsiglio la visione con i bambini, perchè alcune scene risultano inevitabilmente spaventose, in particolar modo il primo fantasma, quello del socio di Scrooge, fa impressione; o meglio, l'ha fatta a me, figuriamoci ad un bambino.

GIUDIZIO FINALE
Voto 7/10 E' un bel classico da mettere nella nostra personale raccolta privata. Anche se i personaggi sono poco "affascinanti" in ogni caso la storia è molto appassionante, anche per chi l'ha già vista.
Da vedere categoricamente per chi non ha mai vissuto l'esperienza dei tre natali spettrali.

giovedì 16 dicembre 2010

Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni

Nel cinema, attorniato da signorotti dall'orologio importante e il Borsalino da duecento e passa euro posato sulle gambe accavallate, mi sentivo un attimino fuori posto, ma allo stesso tempo nutrivo la sensazione di stare per assistere ad un qualcosa di difficilmente comprensibile per noi uomini comuni dal cappello poco costoso e dall'orologio privo di meccanismo pregiato.
Woody Allen, un regista sinonimo di intellettualità, che con un cast come sempre impressionante, mette in scena una sorta di tragi-commedia, all'insegna dell'amore infelice, e dell'errore umano.
Una sorta di sofisticato "Ultimo bacio", che vuole a tutti i costi rivolgersi ad un pubblico elevato, ma che a mio parere, mette a nudo quanto determinate categorie umane non abbiano la capacità di vivere la vita in maniera completa e soprattutto genuina.
Mi spiego meglio.
Ridere di gusto ad una battuta chiaramente comica, se pur in alcuni casi scadente nel volgare, non vuol dire necessariamente essere meno sofisticato di chi ride ad una ricercatissima e gustosissima freddura, come quelle viste in questo film.
Io e la mia dolce metà (compagna di mille avventure), ci guardavamo attoniti, alle smodate se pur composte risate dei culi bianchi che ci attorniavano, senza comprendere cosa realmente portasse la mente umana a trovare comiche situazioni grottesche e indubbiamente dal bassissimo potere comico.
Trovo che ridere sia qualcosa di cui ognuno di noi abbia una vitale necessità per poter vivere la vita in maniera
sana; una risata, metaforicamente,  è come una scarica di defibrillatore per un moribondo, ci da la forza di vivere sino alla successiva scossa, e così fino alla fine della nostra esistenza, quando ormai le risate sono finite e restano solo le amarezze.
Tutto questo preambolo obiettivamente c'entra poco con il film, lo ammetto, ma mi ha fatto comprendere, solo guardandomi attorno, quanto la gente sia attratta da ciò che crede adatto al proprio stile, senza domandarsi se tutto ciò sia realmente meritevole o di essere oggettivamente apprezzabile.
Odiando i film in cui si esaspera l'aspetto contorto dei sentimenti umani, e si narrino gli amori esclusivamente fatti di urla e tradimenti, non credo di dover fare un'eccezione per questo titolo, mosso da timori reverenziali nei confronti di un regista che non mi rappresenta.
Se il film fosse stato girato in Italia, con attori mediocri e il solito regista preconfezionato, probabilmente questa pagina del mio blog non sarebbe nemmeno stata scritta; allo stesso modo, però, non me la sento di dare un valore più alto di quello che darei ad uno squallidissimo e sicuramente scontato filmetto prestampato a cui il nostro cinema ci ha abituato nell'ultimo decennio.

GIUDIZIO FINALE
Voto 4/10 Con il cast di questo film si poteva dare vita ad un capolavoro.
E' come essere l'allenatore di una squadra di fenomeni e non essere capace nemmeno di portare a casa il Trofeo Birra Moretti. Allen indubbiamente non appartiene alla casta di registi ed autori da cui la mia mente è maggiormente attratta, ma non si può criticare qualcuno di cui non si conosce completamente il modo di lavorare e la varietà di temi trattati. Pertanto, anche con il rischio di sentirmi dare dell'incompetente, scelgo di essere franco, e di dire che questo film, a mio parere, è una cagata pazzesca.
Seguono 92 minuti di applausi.          

Lords of Dogtown - DVD

Dopo averne sentito parlare più e più volte dai miei amici, ho deciso di vedere questo film dal cast importante, che narra l'evoluzione dello skate, sino alla disciplina che poi è divenuta l'essenza del "cool" fino ad oggi.
La storia non è altro che una sequela di eventi che ci portano dal "punto A" al "punto B", tutti romanzati il giusto, senza strafare, in modo da rendere la storia apprezzabile, ma indubbiamente non indimenticabile.
Diciamo che per un amante del genere, ma soprattutto dello skateboarding, è paragonabile all'Alì di Michael Mann per gli amanti del pugilato, bello, ma non universalmente apprezzabile.
Personalmente credo che mi abbia un attimino colto impreparato, proprio a causa della mia ignoranza nei confronti di tale disciplina.
Per un patito, sentire nomi come Alva e Peralta, avrà indubbiamente fatto un effetto differente da quello subito dal sottoscritto.
In ogni caso il film scende liscio come una rotella ben calibrata, e non può che risultare gradevole a qualsiasi palato.

GIUDIZIO FINALE
Voto 6,5/10 C'è chi lo definirebbe un film dal sapore estivo, per citare fonti impegnative, io non ho provato la stessa sensazione, ma è un parere ovviamente estremamente soggettivo. Guardatelo se siete patiti della disciplina, ma anche se siete delle figure mitologiche metà uomini e metà divano, indubbiamente non vi farà male guardarlo.

lunedì 13 dicembre 2010

Codice Magnum - DVD

Ci sono cose che nella vita si possono guardare occhio razionale, e privi di qualsiasi coinvolgimento emotivo, dare un giudizio obiettivo di ciò che abbiamo visto; ci sono volte, invece, in cui il nostro parere è offuscato dai sentimenti, che nel mio caso di cognome fanno Schwarzenegger.
Sono stato figlio unico per sette anni abbondanti, piuttosto solitario, e nella mia crescita la dose di violenza di cui avevo bisogno era sempre fornita abbondantemente dal buon Arnold.
Ricordo ancora con emozione quasi tutte le battute con cui l'ormai vecchio governatore condiva i suoi innumerevoli omicidi, rendendoli "commestibili" anche ad un pubblico minore (si fa per dire).
Non c'era film senza almeno un omicidio, e non esisteva l'omicidio senza la seguente battuta a tema.
Da "...aveva la pressione alta" in Commando, detta davanti alla propria figlioletta terrorizzata, dopo aver infilato un tubo di ferro in una sorta di cattivissimo Freddie Mercury palestrato, per arrivare alla P. di Joey P. Brenner di quest'ultimo titolo, in cui la "P", a suo dire, stava orgogliosamente per "puttaniere".
Custodivo questo titolo come l'ultimo granello di vita che poteva appartenere alla mia infanzia, perchè data la mia passione, era l'ultimo titolo che mi mancava per completare la mia personalissima cultura "governativa".
Spiegarvi il film ha più o meno lo stesso senso di spiegarvi dove abitate, è la solita storia, e si sa che alla fine Schwarzy ammazza tutti, belli e brutti, con o senza senso, perchè quando hai i muscoli e un M-16, tutto il resto non conta.

GIUDIZIO FINALE
Voto N/P Non posso dare un voto, è come dire se vuoi più bene a mamma o a papà, non esiste una risposta che non scontenti qualcuno dei due, se non dire l'inflazionatissima "a tutti e due". La mia razionalità odierna viene totalmente schiacciata dalle mie sconfinate emozioni per il mio personalissimo McBain (vedi Simpson).
Gli anno passano, il mio viso inizia a diventare adulto, ma io sarò sempre il Danny Madigan di Last Action Hero, alla ricerca del biglietto magico di Houdini, che permette di entrare nei film di Jack Slater.

domenica 12 dicembre 2010

Le ali della libertà - Blu Ray Re-VISIONI

Alzi la mano chi non ha visto questo film, e subito dopo esca immediatamente dal mio blog, tornando esclusivamente con la giustificazione dei genitori dopo aver visto in qualunque formato il titolo in questione.
The Shawshank Redemption, incomprensibilmente presentato al pubblico italiano con il titolo alato, è un film del 1994 con Tim Robbins e Morgan Freeman, in cui si narrano le vicende del classico carcere corrotto a cui siamo ormai stati ampiamente abituati dal cinema.
La differenza che sta tra questo capolavoro, e tutti gli altri film di questo genere, è la poesia e la delicatezza con cui Darabont descrive una serie di situazioni drammatiche, facendole sembrare addirittura semplici da digerire; è un po' come prendere la vita a cuor leggero, nonostante intorno ci crolla tutto addosso.
La frase chiave del film, non è la solita frase fatta e impacchettata per il pubblico, piuttosto mi sembra un consiglio universalmente accettabile, di cui ognuno di noi dovrebbe fare tesoro: "la paura ti rende prigioniero, la speranza PUO' renderti libero". Non è una soluzione, ma è un bel consiglio su come impostare il proprio essere e cercare di vivere il proprio passaggio terreno nel miglior modo possibile.
Insomma, non è solo un film, è un inequivocabile messaggio di spème a cui la storia ci avvicina e ci abitua adagio adagio, senza volerci spaccare in due la parte sensibile del nostro animo.
Non so se ve ne siete accorti, ma non ho assolutamente menzionato aspetti tecnici o artistici del film, bensì ho volutamente sottolineato esclusivamente gli aspetti emotivi che rendono indubbiamente questo film un'esperienza unica.

GIUDIZIO FINALE
Voto 9/10 Ormai ho capito che non si potrà mai stilare una classifica universale dei film più belli della storia, perchè non solo ogni film ha un suo genere (e quindi già di suo il concetto di classifica di film è un controsenso), ma io credo che lo stesso film susciti emozioni diametralmente opposte in persone differenti, per cui è possiamo parlare di classifiche puramente soggettive, ma di certo non possiamo aggregare in un pentolone tutto il cinema mondiale ed assegnare una posizione ad ognuno di essi. Questo preambolo mi serve da introduzione per farvi notare che nella classifica di IMdB questo film è al primo posto; probabilmente non è al mio personalissimo primo posto, ma ciò è un'ulteriore conferma della mia tesi per cui è un film da guardare e riguardare all'infinito.

giovedì 9 dicembre 2010

Dragon Trainer - Blu Ray

Chiamatemi immaturo, chiamatemi eterno ragazzino, chiamatemi pure tontolone, ma a me piacciono i film di animazione. Sia chiaro, non prendo per buono qualunque cosa mi venga propinata, anzi! Sono molto selettivo e critico a riguardo, ma quando mi trovo davanti ad una storia piacevole, e una trama apprezzabile anche dai bambini di trent'anni, mi faccio trascinare ben volentieri.
Il bello dell'animazione è che non ci sono limiti all'immaginazione dei creatori; si può raccontare qualunque storia, per quanto assurda possa sembrare, ma i limiti davvero non esistono.
Mi ricordo come se fosse ieri, quando nell'ormai lontano 1995 andai da solo al cinema, a vedere il capostipite del genere, ovvero Toy Story; mi ricordo ancora la sensazione che provai a vedere qualcosa che anche solo dieci anni prima sarebbe stata pura fantascienza. I miei neuroni da nerd tredicenne erano in tilt nel vedere un film totalmente realizzato al computer, in un epoca in cui per me l'Amiga rappresentava il top.
Vedere un lungometraggio del genere, oggi mi da ancora quella sensazione che provavo da ragazzino quando mio padre mi portava al luna park.
Il film è ambientato nella ancestrale società vichinga, in cui gli scontri con i draghi erano all'ordine del giorno, ed il protagonista, una ragazzino alternativo, scopre il lato "sociale" della specie leggendaria vista fino ad allora come qualcosa da combattere senza riserve.
Tanti sono gli spunti comici, e la trama è originale ed universalmente apprezzabile, cioè va indubbiamente bene per vostro figlio\a ma allo stesso modo anche per voi.

GIUDIZIO FINALE
Voto 7,5/10 Una trama piacevole, una storia coinvolgente e non necessariamente scontata, una qualità grafica ed un conseguente impatto visivo impressionante, insomma se anche voi siete dei minchioni cronici come me, non potete farvi sfuggire questo titolo

A Nightmare on Elm Street - Blu Ray

C'era una volta un personaggio che, con il  suo maglioncino a righe e il suo "guanto artigliato", imperversava negli incubi di noi ragazzini degli anni ottanta. 
"Uno due e tre, Freddy arriva e cerca te!"...ancora oggi mi mette i brividi, e le bambine bianchicce che saltellavano la corda, non credo che mi usciranno mai dalla testa (un po' come le gemelline di Shining).
Quest'anno  hanno deciso di proporre un re-boot della saga, cominciando ovviamente dal primo capitolo. Beh, non voglio dilungarmi troppo su ciò che funziona e ciò che non funziona del film, ma vi voglio solo dire che è inevitabile tifare per il cattivo della situazione; le "vittime" sono teenagers che fanno sembrare Freddy un giustiziere buono, piuttosto che un mostro, e semplicemente perchè sono così odiosi da meritare di morire.
Inoltre l'attore che impersona il beneamato Krueger, Jackie Earle Haley, per quanto sia notevolmente apprezzabile, risulta inadatto alla parte in questione, anche solo per gli incompatibili tratti somatici.
Insomma, Robert Englund, se fosse morto, si starebbe a rigirare nella tomba.

GIUDIZIO FINALE
Voto 3/10 Una zzozzeria, per dirla alla maniera di Tomas Milian. Il film non decolla mai, e si aggrappa ad una debolissima trama che non sta in piedi in nessun modo possibile. Il mio voto è stato così "generoso" esclusivamente per gli effetti grafici e per il lavoro dei tecnici, che con l'aspetto artistico c'entrano ben poco.
Badate bene, non sono uno che sdegna i film di questo genere, ma purtroppo è praticamente impossibile trovarne uno ben realizzato al giorno d'oggi.