domenica 12 dicembre 2010

Le ali della libertà - Blu Ray Re-VISIONI

Alzi la mano chi non ha visto questo film, e subito dopo esca immediatamente dal mio blog, tornando esclusivamente con la giustificazione dei genitori dopo aver visto in qualunque formato il titolo in questione.
The Shawshank Redemption, incomprensibilmente presentato al pubblico italiano con il titolo alato, è un film del 1994 con Tim Robbins e Morgan Freeman, in cui si narrano le vicende del classico carcere corrotto a cui siamo ormai stati ampiamente abituati dal cinema.
La differenza che sta tra questo capolavoro, e tutti gli altri film di questo genere, è la poesia e la delicatezza con cui Darabont descrive una serie di situazioni drammatiche, facendole sembrare addirittura semplici da digerire; è un po' come prendere la vita a cuor leggero, nonostante intorno ci crolla tutto addosso.
La frase chiave del film, non è la solita frase fatta e impacchettata per il pubblico, piuttosto mi sembra un consiglio universalmente accettabile, di cui ognuno di noi dovrebbe fare tesoro: "la paura ti rende prigioniero, la speranza PUO' renderti libero". Non è una soluzione, ma è un bel consiglio su come impostare il proprio essere e cercare di vivere il proprio passaggio terreno nel miglior modo possibile.
Insomma, non è solo un film, è un inequivocabile messaggio di spème a cui la storia ci avvicina e ci abitua adagio adagio, senza volerci spaccare in due la parte sensibile del nostro animo.
Non so se ve ne siete accorti, ma non ho assolutamente menzionato aspetti tecnici o artistici del film, bensì ho volutamente sottolineato esclusivamente gli aspetti emotivi che rendono indubbiamente questo film un'esperienza unica.

GIUDIZIO FINALE
Voto 9/10 Ormai ho capito che non si potrà mai stilare una classifica universale dei film più belli della storia, perchè non solo ogni film ha un suo genere (e quindi già di suo il concetto di classifica di film è un controsenso), ma io credo che lo stesso film susciti emozioni diametralmente opposte in persone differenti, per cui è possiamo parlare di classifiche puramente soggettive, ma di certo non possiamo aggregare in un pentolone tutto il cinema mondiale ed assegnare una posizione ad ognuno di essi. Questo preambolo mi serve da introduzione per farvi notare che nella classifica di IMdB questo film è al primo posto; probabilmente non è al mio personalissimo primo posto, ma ciò è un'ulteriore conferma della mia tesi per cui è un film da guardare e riguardare all'infinito.

1 commento:

  1. assolutamente d'accordo con la recensione.
    ricordo ancora la prima volta che, svariati anni addietro assolutamente per caso, ho visto questo film (ovviamente in 2^/3^ serata) e le emozioni che mi ha trasmesso.
    sono quei momenti in cui il cinema ti trasmette emozioni uniche...

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