giovedì 11 novembre 2010

Crazy Heart - DVD

Una pessima distribuzione ed un incredibile ritardo nella vendita del dvd, hanno fatto si che soltanto adesso io abbia avuto la possibilità di guardare questo film. Per chi segue un attimino il cinema, ma soprattutto i suoi dintorni, saprà che la principale attrattiva di questo film è indubbiamente l'interpretazione di Jeff Bridges, che gli ha fruttato l'Oscar come miglior attore protagonista.
Il film probabilmente può non essere universalmente interessante; non è sicuramente un film che può attrarre moltitudini di gente, ma forse in questo ha anche un suo certo fascino. Crazy Heart è la storia di un cantante country ormai al crepuscolo della sua carriera e probabilmente della sua vita. Vive la sua esistenza tra amori facili e discutibili, ampiamente affogati in scadenti scotch che non può addirittura permettersi. Non mi va di andare oltre con la trama, come solitamente sono solito fare, perchè non ha senso raccontare un film, tuttalpiù ha un senso raccontare le emozioni che ci ha lasciato.
Bud Blake inizialmente sembra un Randy The Ram  con la chitarra, (vedi The Wrestler), che cerca di galleggiare in quello che è il tempestoso mare di una vita portata al limite della divina sopportazione; gioca con il suo corpo, gioca con le sue eozioni, sembra non essere capace di affrontare la vita, ma soltanto di essere attraversato da essa.
Sinceramente non riesco ancora a focalizzare cosa precisamente mi ha lasciato come film, ma già il fatto che sia uno spunto per pensarci su, vuol dire che non mi ha assolutamente lasciato indifferente.
Bridges non fa nessuna particolare interpretazione di rilievo, semplicemente continua ad essere quel grande attore che da tempo meritava di essere  premiato. Eastwood tempo fa lo apostrofò come "una mezza calzetta", ma a questo punto, a prescindere dall'Oscar, mi sa che un attimino sia il caso di ripensare alla giusta collocazione del "Drugo" nella storia del cinema.
La cosa che mi ha notevolmente impressionato del film, come è ovvio che sia, sono le reali capacità come muscicisti sia di Farrell che di Bridges. Blake sfiora delicatamente le corde dell'anima di ogni spettatore, regalandoci emozioni che probabilmente non tutti saranno capaci di apprezzare.

GIUDIZIO FINALE
Voto 7,5/10 La storia è molto particolare, e non potrà essere coinvolgente per tutti gli spettatori. In ogni caso,  secondo me per un appassionato di cinema, non può che essere un esempio di come ci si possa emozionare guardando, ma soprattutto ascoltando le proprie emozioni davanti ad un televisore.

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